INIZIAMO A PARLARE DEL KRAV MAGA E DELLO SPARRING
Da qualche di tempo leggo in giro di istruttori che precisano nei loro volantini pubblicitari che il krav maga non necessiti di sparring(per chi non lo sapesse e'il combattimento non collaborativo con un compagno di allenamento)
Non mi interessa e non ho intenzione di criticare il metodo di insegnamento di un altro. Ognuno trasmette la propria idea come vuole nel rispetto delle idee altrui. Vorrei però porre l’attenzione sul motivo per cui per noi, invece, lo sparring in allenamento è essenziale.
Precisiamo che lo sparring in palestra o in una competizione sportiva non sono un combattimento reale. Tuttavia crediamo che non ci sia metodo migliore per imparare a combattere.
La scelta di limitare le sessioni di sparring negli allenamenti è di natura commerciale. Se un allievo si scoraggia dopo aver preso qualche colpo, non è detto che il prossimo mese rinnovi l’abbonamento. Meglio lasciarlo dentro il suo guscio di illusioni, no?
Premesso questo, io invece voglio darvi una serie di motivi per cui lo sparring e' utile in un contesto reale.
Provi le tecniche con il compagno “non collaborativo”
Molti si chiedono “perché quando combatto (faccio sparring) non riescono le tecniche se ci provo?”.
scoperta tanto scontata quanto sorprendente. Farsi una domanda e darsi la risposta…
Sperimenti l’effetto dell’adrenalina e impari a gestirla
Il confronto libero con il compagno che ti colpisce, provoca il famoso effetto combatti o fuggi. Inoltre stimola la produzione di adrenalina. Facendo sparring pertanto impari a gestire l’effetto dell’adrenalina e a usarla in caso di scontro reale.
È un esercizio funzionale al combattimento
Quale migliore modo per imparare a combattere che simulare un combattimento???
Impari a muoverti realmente e a conoscere le distanze di combattimento
Per quanto il tuo istruttore di possa mostrare i dettagli, ti spieghi come, dove e perché fare un determinato movimento, se non lo acquisisci da solo resterà sempre e solo teoria.
Per riassumere, fare sparring porta lo studente a “sbrigarsela da soli”. Insegna a gestire stress, paura, a capire i movimenti e progredire.
E’ normale avere un po’di paura del combattimento ma un buon insegnante fa in modo che l’esperienza sia progressiva e non traumatica
PASSIAMO AL COMBATTIMENTO CON LE ARMI:KALI E STICK FIGHTING
Dopo varie ricerche e aver provato diversi sistemi,per quanto riguarda il combattimento con le armi ci siamo affidati agli insegnamenti di Ivan Kuma Do,il primo italiano a combattere nei "Dog Brothers".
Per chi non sapesse chi sono cosiglio di guardare qualche video su youtube.
Da qualche di tempo leggo in giro di istruttori che precisano nei loro volantini pubblicitari che il krav maga non necessiti di sparring(per chi non lo sapesse e'il combattimento non collaborativo con un compagno di allenamento)
Non mi interessa e non ho intenzione di criticare il metodo di insegnamento di un altro. Ognuno trasmette la propria idea come vuole nel rispetto delle idee altrui. Vorrei però porre l’attenzione sul motivo per cui per noi, invece, lo sparring in allenamento è essenziale.
Precisiamo che lo sparring in palestra o in una competizione sportiva non sono un combattimento reale. Tuttavia crediamo che non ci sia metodo migliore per imparare a combattere.
La scelta di limitare le sessioni di sparring negli allenamenti è di natura commerciale. Se un allievo si scoraggia dopo aver preso qualche colpo, non è detto che il prossimo mese rinnovi l’abbonamento. Meglio lasciarlo dentro il suo guscio di illusioni, no?
Premesso questo, io invece voglio darvi una serie di motivi per cui lo sparring e' utile in un contesto reale.
Provi le tecniche con il compagno “non collaborativo”
Molti si chiedono “perché quando combatto (faccio sparring) non riescono le tecniche se ci provo?”.
scoperta tanto scontata quanto sorprendente. Farsi una domanda e darsi la risposta…
Sperimenti l’effetto dell’adrenalina e impari a gestirla
Il confronto libero con il compagno che ti colpisce, provoca il famoso effetto combatti o fuggi. Inoltre stimola la produzione di adrenalina. Facendo sparring pertanto impari a gestire l’effetto dell’adrenalina e a usarla in caso di scontro reale.
È un esercizio funzionale al combattimento
Quale migliore modo per imparare a combattere che simulare un combattimento???
Impari a muoverti realmente e a conoscere le distanze di combattimento
Per quanto il tuo istruttore di possa mostrare i dettagli, ti spieghi come, dove e perché fare un determinato movimento, se non lo acquisisci da solo resterà sempre e solo teoria.
Per riassumere, fare sparring porta lo studente a “sbrigarsela da soli”. Insegna a gestire stress, paura, a capire i movimenti e progredire.
E’ normale avere un po’di paura del combattimento ma un buon insegnante fa in modo che l’esperienza sia progressiva e non traumatica
PASSIAMO AL COMBATTIMENTO CON LE ARMI:KALI E STICK FIGHTING
Dopo varie ricerche e aver provato diversi sistemi,per quanto riguarda il combattimento con le armi ci siamo affidati agli insegnamenti di Ivan Kuma Do,il primo italiano a combattere nei "Dog Brothers".
Per chi non sapesse chi sono cosiglio di guardare qualche video su youtube.
La domanda e'?
Si può diventare bravi nell'utilizzo delle armi senza fare mai sparring(combattimento)?
Si può SUPPORRE di essere bravi.
Mi spiego meglio facendo un esempio: immaginiamo un pugile che da 20 anni si allena al sacco, alla pera, salta la corda, fa circuiti di potenziamento e passate ai colpitori ma non è mai salito sul quadrato. Probabilmente si muoverà bene, fluido e veloce ed è possibile supporre che sia bravo; ma senza essersi mai confrontato con nessun altro pugile probabilmente sarà molto bello da vedere in allenamento ma non sarà in grado di gestire un combattimento.
Si può diventare bravi nell'utilizzo delle armi senza fare mai sparring(combattimento)?
Si può SUPPORRE di essere bravi.
Mi spiego meglio facendo un esempio: immaginiamo un pugile che da 20 anni si allena al sacco, alla pera, salta la corda, fa circuiti di potenziamento e passate ai colpitori ma non è mai salito sul quadrato. Probabilmente si muoverà bene, fluido e veloce ed è possibile supporre che sia bravo; ma senza essersi mai confrontato con nessun altro pugile probabilmente sarà molto bello da vedere in allenamento ma non sarà in grado di gestire un combattimento.
Le magie con i bastoni e i coltelli funzionano e sono belle solo nei film o con "maestri" che non hanno mai preso un pugno nella loro vita e illudono insegnando tecniche assurde su allievi praticamente fermi...ma in realta' con un avversario non collaborativo o peggio ancora un aggressore determinato e'tutto diverso.
Ivan kuma dog ,primo italiano a combattere nei dog brothers (su internet trovate un sacco di video se non sapete chi sono..)ha esperienza diretta nel combattimento e ci insegna le tecniche più funzionali e le strategie da applicare in combattimento senza inutili coreorafie
Tutti insegnano coltello/bastone con coreografie pazzesche e tecniche molto belle da vedere...ma quanti di questi insegnanti hanno combattuto/combattono e si mettono in gioco?
Un conto sono le coreografie belle da vedere,un altro discorso è avere davanti un avversario non collaborativo!
Non fatevi prendere in giro..chi non ha mai combattuto non può insegnare a combattere!
Il concetto di difesa è strettamente collegato al concetto di ATTACCO.Quando siamo nella necessità di difenderci vuol dire che qualcuno ci ha già attaccato: contrattaccare può essere la chiave che apre la via di fuga. Il contrattacco è il modo con cui la vittima aggredisce l’aggressore.Laddove non si può scappare l’unico modo per salvarsi è necessariamente legato alla nostra abilità di colpire l’aggressore.
Tutti insegnano coltello/bastone con coreografie pazzesche e tecniche molto belle da vedere...ma quanti di questi insegnanti hanno combattuto/combattono e si mettono in gioco?
Un conto sono le coreografie belle da vedere,un altro discorso è avere davanti un avversario non collaborativo!
Non fatevi prendere in giro..chi non ha mai combattuto non può insegnare a combattere!
Il concetto di difesa è strettamente collegato al concetto di ATTACCO.Quando siamo nella necessità di difenderci vuol dire che qualcuno ci ha già attaccato: contrattaccare può essere la chiave che apre la via di fuga. Il contrattacco è il modo con cui la vittima aggredisce l’aggressore.Laddove non si può scappare l’unico modo per salvarsi è necessariamente legato alla nostra abilità di colpire l’aggressore.
Deve esserci il combattimento libero, per condizionare il corpo, comprendere quali sono i propri limiti ed eventualmente estenderli.
Ricorda:
Imparare a gestire il dolore e le sensazioni fisiche sgradevoli è di fondamentale importanza.
Il combattimento da strada in realtà differisce in parte dal combattimento sportivo un po’ come sciare in pista differisce dallo sciare in neve fresca ma per imparare a sciare in neve fresca come minimo prima devi saper andare in pista.
Ti faccio un altro esempio:
Immagina che esista un corso di nuoto per imparare a sopravvivere a un naufragio. Lo scopo del corso è preparare le persone nel caso in cui la barca su cui viaggiano affondi e per qualche ragione non sia possibile usare i salvagente o le scialuppe di salvataggio.
Ricorda:
Imparare a gestire il dolore e le sensazioni fisiche sgradevoli è di fondamentale importanza.
Il combattimento da strada in realtà differisce in parte dal combattimento sportivo un po’ come sciare in pista differisce dallo sciare in neve fresca ma per imparare a sciare in neve fresca come minimo prima devi saper andare in pista.
Ti faccio un altro esempio:
Immagina che esista un corso di nuoto per imparare a sopravvivere a un naufragio. Lo scopo del corso è preparare le persone nel caso in cui la barca su cui viaggiano affondi e per qualche ragione non sia possibile usare i salvagente o le scialuppe di salvataggio.
Ora immagina che l’istruttore, dato che il mare è molto lontano da dove si tiene il corso, cerchi di insegnarti a nuotare facendoti appoggiare la pancia sulla sedia e facendoti simulare i movimenti che devi fare per nuotare.
Al massimo per dare un pizzico di realismo ti bagna un po’ con la canna dell’acqua.
Se tu sapessi che lì vicino c’è una piscina, credo che come minimo gli chiederesti:
“perché non proviamo almeno in piscina invece di appoggiare la pancia sulla sedia?” …
…e se l’istruttore ti rispondesse:
“Nuotare in mare è diverso da nuotare in piscina. Basta simulare i movimenti sulla sedia, il resto lo imparerai se e quando la nave affonderà!”
Al massimo per dare un pizzico di realismo ti bagna un po’ con la canna dell’acqua.
Se tu sapessi che lì vicino c’è una piscina, credo che come minimo gli chiederesti:
“perché non proviamo almeno in piscina invece di appoggiare la pancia sulla sedia?” …
…e se l’istruttore ti rispondesse:
“Nuotare in mare è diverso da nuotare in piscina. Basta simulare i movimenti sulla sedia, il resto lo imparerai se e quando la nave affonderà!”
Non so tu cosa faresti se ricevessi una risposta del genere ma io penso che scapperei a gambe levate.
E’ normale avere un po’di paura del combattimento ma un buon insegnante fa in modo che l’esperienza sia progressiva e non traumatica. Un po’ come per il nuoto: all’inizio è meglio partire da dove si tocca o con qualche aiuto come i braccioli, ma se voglio imparare a nuotare davvero non posso farlo senza entrare almeno in una piscina.
Se devo pensare ad una ragione per cui esistano corsi di difesa personale senza combattimento, in confidenza, le uniche 3 cose che mi vengono in mente sono:
Insegnati ingenui, troppo inesperti o troppo fiduciosi nelle loro capacità da dimenticarsi di cosa potrà fare davvero l’allievo nel momento del bisogno.
Insegnanti incompetenti che vendono corsi per imparare a difendersi in una settimana perché loro sono diventati istruttori in una settimana.
Insegnanti poco onesti che si approfittano delle paure della gente per vendergli cose inutili… come un corso per nuotare appoggiati sulla sedia a chi ha paura dell’acqua.
E’ normale avere un po’di paura del combattimento ma un buon insegnante fa in modo che l’esperienza sia progressiva e non traumatica. Un po’ come per il nuoto: all’inizio è meglio partire da dove si tocca o con qualche aiuto come i braccioli, ma se voglio imparare a nuotare davvero non posso farlo senza entrare almeno in una piscina.
Se devo pensare ad una ragione per cui esistano corsi di difesa personale senza combattimento, in confidenza, le uniche 3 cose che mi vengono in mente sono:
Insegnati ingenui, troppo inesperti o troppo fiduciosi nelle loro capacità da dimenticarsi di cosa potrà fare davvero l’allievo nel momento del bisogno.
Insegnanti incompetenti che vendono corsi per imparare a difendersi in una settimana perché loro sono diventati istruttori in una settimana.
Insegnanti poco onesti che si approfittano delle paure della gente per vendergli cose inutili… come un corso per nuotare appoggiati sulla sedia a chi ha paura dell’acqua.